Un rapporto dell’Energy Policy Institute dell’Università di Chicago afferma che la Cina ha ridotto in 7 anni l’inquinamento atmosferico. Cosa che invece gli USA hanno fatto in ben 30 anni. Infatti i dati raccolti dall’Università di Chicago dimostrano che tra il 2013 e il 2020 la concentrazione di particolato sospeso nocivo nell’aria in Cina è diminuita del 40%. Questo risultato è stato raggiunto dagli Stati Uniti in oltre 30 anni, dopo l’approvazione del Clean Air Act nel 1970.
Il risultato ottenuto dal governo di Pechino ha contribuito ad abbassare i livelli medi di smog a livello globale. L’università di Chicago, che ha studiato questo cambiamento, afferma come però la strada sia ancora lunga per il governo cinese.
L’inquinamento atmosferico in Cina è una delle maggiori preoccupazioni per la popolazione, per il governo, ma anche per l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il governo centrale, coadiuvato da quelli locali, ha preso iniziative nel corso degli ultimi anni per migliorare la qualità dell’aria.
Molte sono le cause dell’inquinamento atmosferico in Cina: le emissioni dei mezzi di trasporto ma anche i consumi delle navi da trasporto che rilasciano diossido di zolfo il quale è una delle cause delle piogge acide. Un altro motivo è il consumo di carbone e la sua estrazione, il governo cinese sta infatti cercando di ridurre i consumi di questo materiale.
L’inquinamento atmosferico causa la morte di milioni di persone all’anno. è per questo che, secondo l’IEA, il governo cinese ha deciso di provvedere a ridurre sempre più l’inquinamento prodotto. Vari istituti affermano che i risultati prodotti in questi ultimi 7 anni sono ottimi. Ma, come afferma l’università di Chicago, questi risultati sono solo l’inizio.