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Sharing economy: il ritorno

Era l’ormai lontano 2007 quando per la prima volta sentivamo parlare di sharing economy. E’ stata infatti la crisi economica del biennio 2007-2009 a farci riscoprire il valore della condivisione, qualcosa di perduto e di contrastante con lo stile di vita consumistico. Nessuno si sarebbe aspettato che nel decennio successivo quell’economia collaborativa ci sarebbe mancata così tanto a causa di lockdown e pandemia mondiale.

Usando un eufemismo, gli ultimi due anni non sono stati affatto favorevoli alla socialità. Quarantene e restrizioni hanno limitato qualsiasi attività umana, compresa quella della sharing economy, passata totalmente al dimenticatoio. Oggi ci stiamo lentamente riprendendo quello che è nostro, ritornando a ritmi pre pandemici, al viaggio e all’incontro con gli altri. E’ un momento di ribalta per l’economia della condivisione.

Sharing economy, buona anche per l’ambiente

Quel che è mio è tuo, quel che è tuo è mio. Un motto positivo  non solo per la socialità, ma anche per l’ambiente. Con la diminuzione dell’attività umana il pianeta ha tirato un sospiro di sollievo, seppur temporaneo. La sharing mobility ci fa attualmente continuare sulla buona strada, con flotte fatte di monopattini, bici, auto e furgoni.

Soprattutto nei contesti urbani sono sempre di più le compagnie ad offrire questo tipo di servizi. I dati del 2021 mostrano che a livello di consumi si è tornati a uno scenario pre-pandemico, che costituiva comunque il triplo degli utilizzi rispetto al 2015. Il 2022 è l’anno delle grandi aspettative per i fornitori di veicoli da condividere, che hanno anche implementato la presenza di mezzi più green, ibridi o full electric.

Trend del 2022

Secondo le stime di Juniper Research il trend dell’economia collaborativa è in sostanziale e rapidissima crescita. In particolare il settore degli spazi e dei trasporti condivisi faranno da traino, qui si concentreranno infatti maggiori rialzi e alti investimenti. Le stime prospettano per l’anno 2022 un totale di rendita di oltre 40 bilioni di dollari. Altri compartimenti in veloce crescita riguardano la moda e i viaggi, geniali startup innovano questi settori apportando idee fuori dagli schemi.

Un esempio concreto è l’ormai affermato servizio di Sisterly che permette a tutte le tasche di poter affittare borse griffate per un periodo limitato. Anche il progetto tutto italiano Paisà innova il modo di lavorare da remoto. E’ un servizio aziendale che fornisce case vacanze da condividere con i colleghi nei luoghi più belli del paese, portando così il livello di benessere degli impiegati a un livello superiore.