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PIANO PER LA RIPRESA ECONOMICA EUROPEA

Si tratta di NextGenerationEU: uno strumento temporaneo per la ripresa che contribuirà a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus per creare un’Europa post COVID-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.

Il bilancio a lungo termine dell’UE, unito a NextGenerationEU, sarà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato in Europa. Per ricostruire l’Europa dopo la pandemia di COVID-19 verrà stanziato un totale di 1 800 miliardi di euro.

Il nuovo bilancio a lungo termine potenzierà i meccanismi di flessibilità volti a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste. Sarà quindi adeguato non solo alle realtà attuali, ma anche alle incertezze future.

Oltre il 50% dell’importo sosterrà la modernizzazione, per esempio tramite il supporto alla ricerca e all’innovazione, portato avanti con il programma Orizzonte Europa. Inoltre verranno sostenute le transizioni climatiche e digitali eque (attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale). Saranno promosse la ripresa e la resilienza, attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza (rescEU) e un nuovo programma per la salute (EU4Health).

Il pacchetto finanzierà anche: la modernizzazione di politiche tradizionali, come la politica di coesione e la politica agricola comune, per massimizzare il loro contributo alle priorità dell’Unione. Inoltre sosterrà la lotta ai cambiamenti climatici, a cui verrà riservato il 30% dei fondi europei, la più alta percentuale di sempre per il bilancio dell’UE, la protezione della biodiversità e la parità di genere.

Il bilancio a lungo termine continuerà ad essere finanziato utilizzando le note fonti di entrate dell’UE: dazi doganali, contributi degli Stati membri basati sull’imposta sul valore aggiunto (IVA), contributi basati sul reddito nazionale lordo (RNL).

Dal 1º gennaio 2021, inoltre, tra le fonti di entrate per il bilancio dell’UE verrà introdotto un nuovo contributo nazionale basato sui rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati.

Entro giugno 2021 la Commissione presenterà alcune proposte sulle risorse proprie, legate alle seguenti iniziative: un meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere, un prelievo sul digitale, il sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE.

Entro giugno 2024 la Commissione dovrà proporre nuove fonti di entrate, ad esempio: un’imposta sulle transazioni finanziarie, un contributo finanziario collegato al settore societario, una nuova base imponibile comune per l’imposta sulle società.