
L’Opera di Pechino è una forma teatrale di opera cinese sviluppatasi a Pechino a partire dal XVIII secolo. Al suo interno troviamo arte drammatica, pantomima, musica, canto e danza.
È tra le forme di rappresentazione teatrale orientale più conosciute al mondo per la ricchezza dei costumi, l’essenzialità dell’apporto scenografico e la particolare e difficile esecuzione degli attori, che richiede un duro lavoro di preparazione.
È la quintessenza della Cina, la più grande forma d’opera della Cina ed anche riconosciuta come ’”Opera Orientale” per eccellenza. Ha una storia di 160 anni ed ha ottenuto molti “primati” nel teatro Cinese come: il numero di repertori, il numero di artisti, il numero di gruppi e di spettatori.
Popolare alla corte della dinastia Qing, è considerata oggi parte importante del patrimonio culturale della Cina. Le compagnie più importanti hanno sede a Pechino e a Tianjin al nord, e a Shanghai al sud. Questa forma d’arte è molto apprezzata anche a Taiwan, e si è diffusa all’estero, soprattutto negli Stati Uniti e in Giappone.
Gli attori fanno uso delle loro doti di recitazione, danza, canto, acrobazia e combattimento in una serie di movimenti che col tempo sono diventati sempre più simbolici e suggestivi, piuttosto che realistici. L’abilità degli attori è valutata soprattutto dal punto di vista estetico, giudicando la bellezza dei loro movimenti. Gli interpreti dell’Opera di Pechino, infatti, devono aderire ad un gran numero di convenzioni stilistiche che consentono al pubblico di seguire e comprendere l’intreccio dell’opera.
Integra l’arte scenica con la musica, la performance, la letteratura, le arie ed il trucco.
Un altro elemento importante dell’Opera di Pechino è la musica, che può seguire gli stili Xipi e Erhuang. Le musiche comprendono arie, melodie a tono fisso e pezzi per percussioni.
Il repertorio dell’Opera di Pechino conta oltre 1400 opere, basate sulla storia della Cina, sul folklore e, negli ultimi decenni, sulla vita e la storia contemporanea. Molte opere rappresentano comportamenti della vita quotidiana, ma questi comportamenti sono stilizzati secondo il principio estetico che domina questa forma d’arte. L’opera di Pechino, infatti, non mira in alcun modo ad una rappresentazione realistica, ma più ad una rappresentazione suggestiva che ricorre alla stilizzazione più che alla riproduzione, secondo il concetto di mimesi, imitazione.
L’Opera di Pechino presenta molte drammi e caratteristiche principalmente raggruppati in quattro rappresentazioni artistiche: il canto, il dialogo, la danza e l’arte marziale. Il canto serve ad amplificare il fascino dell’arte su più livelli, il dialogo è una componente del canto piena di ritmo e sensazione musicale, la danza è in relazione ai movimenti del corpo e richiede un’alta abilità dell’esibizione per essere eseguita correttamente, l’arte marziale è una combinazione e trasformazione degli esercizi di combattimento cinesi con la danza.
PRINCIPALI RUOLI:
- Sheng: È il nome comune del personaggio maschile e si struttura sul Lao Sheng e il Xiao Sheng. Il Lao Sheng fa riferimento agli uomini di mezza età con barba che assolvono la figura della dignità, come per esempio il personaggio Zhugeliang dell’opera ‘Empty City Scheme’; invece il Xiao Sheng è un uomo giovane senza barba, il più rappresentativo è sicuramente Zhangsheng nell’opera ‘The Story of the West Room’.
- Dan: È il nome generale per tutti i personaggi femminili che possono essere Zhengdan, Huadan, Laodan e Wudan. La Zhengdan è anche chiamata ‘Qingyi’ e principalmente ricopre il ruolo della donna di mezza età con un carattere molto forte e dal comportamento molto elegante, la Huadan è una ragazza molto giovane che spesso vive nei bassifondi della città, la Laodan è una signora anziana e la Wudan invece è una donna molto abile nel combattimento.
- Jing: È un personaggio spesso maschile che ha il volto pitturato dall’aspetto e personalità molto singolare come per esempio i personaggi Baozheng e Caocao. Anche chiamato Chou, può essere un personaggio comico, villano oppure retto. Il naso dell’attore è dipinto con un po’ di polvere bianca rendendolo facilmente riconoscibile.