Nel cuore della città, l’Orto botanico di Brera è il giardino segreto di Milano che non ti aspetti. La sua fondazione risale all’epoca dell’ Illuminismo per volere della donna più potente d’Europa. Nasce infatti nel 1775 secondo un grande progetto culturale istituito dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che avrebbe reso il Palazzo di Brera uno dei centri culturali più attivi del Nord Italia.
Un po’ di storia
A partire dal Settecento questa area verde ha ospitato innumerevoli attività e personalità. E’ diventata luogo di meditazione e preghiera per i Gesuiti, che lo scelgono anche come scenario ideale per l’educazione dei giovani nobili. Proprio da questo progetto successivamente diventerà patrimonio dello stato asburgico per le attività di ricerca scientifica e culturale.
Con la crescita della sua importanza si aggiungono anche alcuni elementi d’architettura imprescindibili per le indagini intellettuali del secolo: serre, vasche ellittiche e persino un osservatorio astronomico. La collezione botanica viene implementata specialmente con erbe officinali fondamentali per la ‘Spezieria di Brera’. Anche Napoleone ha contribuito alla collezione arricchendola di specie esotiche.
E oggi?
Attualmente l’Orto botanico di Brera è un’oasi verde riconosciuta ufficialmente come museo. Dal 1935 è stato annesso agli spazi dell’Università degli Studi di Milano che si occupa della sua cura e gestione. Ancora oggi l’orto è fondamentale per la ricerca, ma la sua missione è diversa rispetto al passato. L’apertura al grande pubblico lo ha reso infatti protagonista della sensibilizzazione ambientale.
Grazie all’esperienza offerta da questo luogo unico i visitatori hanno la possibilità di immergersi e percepire la biodiversità in tutte le sue forme. Attraverso un viaggio tra scoperte del passato e sperimentazioni per il futuro, ci si pone la missione di trasmettere l’importanza delle piante per il nostro ecosistema.
Fuorisalone 2022 nell’orto
In occasione del FuoriSalone 2022 di Milano, l’Orto botanico di Brera si è trasformato in scenario espositivo. Eni Plenitude ha scelto infatti questa location speciale per l’installazione di ‘Feeling the Energy’ all’interno della mostra ‘Design Re-Generation’. Il progetto ha previsto la collaborazione tra designer internazionali con lo scopo di creare per il pubblico un evento mai visto prima.
Si tratta di un esperienza multisensoriale, grazie alla quale il visitatore, o meglio sperimentatore, può percepire le varie forme di energia attraverso i cinque sensi. Tra girandole, xilofoni e pannelli solari si possono toccare con mano tutte le energie sostenibili più avanzate. Un’esperienza innovativa in un luogo evocativo per trasmettere l’importanza della salvaguardia del nostro pianeta.