La rivoluzione digitale che caratterizza il nostro tempo si basa su tecnologie integrate, società quantificate, capacità computazionale performante. Questa triangolazione determina lo stadio di avanzamento di un Paese nella nuova era della dipendenza dalle Information Communication Technologies.
Per quanto riguarda le capacità computazionali sempre più performanti ci si riferisce alla potenza di calcolo dei computer, che cresce esponenzialmente secondo il parametro della “Legge di Moore”, ossia la potenza dei processori dei computer raddoppia ogni due anni. I supercomputer sono in grado di effettuare 250 milioni di operazioni al secondo. Un esempio di applicazione concreta è l’impiego dei supercomputer nella ricerca dei vaccini anti Covid-19.
In ragione di ciò è stato pensato un investimento totale di 8 miliardi di euro, che serviranno per dotare l’Unione europea di 3 supercomputer tra i primi 5 a livello mondiale. Uno dei quali verrà installato in Italia. È quanto ha annunciato la Commissione europea nel presentare il pacchetto di misure e linee guida “Decennio digitale”. All’interno del quale trova spazio anche lo sviluppo della rete 5G”. I supercomputer dovrebbero essere 3, uno in Italia e gli altri due in Spagna e Finlandia.
I supercomputer, eseguono calcoli ad alte prestazioni e sono in grado di gestire problemi complessi in ambito sanitario, energetico, ingegneristico e della ricerca climatica e in molti altri settori. Presto sarà inoltre possibile costruire computer che combinano il calcolo classico e quello quantistico, in grado di eseguire in parallelo un numero ancora maggiore di operazioni.
Il calcolo ad alte prestazioni sostiene la digitalizzazione dell’industria e l’innovazione nei settori automobilistico, aerospaziale, manifatturiero, chimico energetico e sanitario ed è fondamentale per promuovere l’innovazione e i progressi scientifici.
Tra le potenziali applicazioni pratiche, ci sono il monitoraggio degli effetti climatici, la ricerca per nuove cure, comprendere meglio i disturbi neurologici, sviluppare nuovi medicinali, ma anche progettare automobili e aeromobili più sicuri e più verdi, o ridurre il tempo di sviluppo e i costi e ottimizzare i processi decisionali nella fabbricazione
Per rafforzarsi nella corsa globale ai supercomputer l’Europa sceglie un’azienda del Vecchio Continente, la Atos, come fornitore di Leonardo, il sistema di supercalcolo che nel 2021 sarà installato al Tecnopolo di Bologna e gestito dal consorzio interuniversitario Cineca.
Con l’annuncio dei fornitori di Leonardo “è stata posta la prima pietra di un edificio ambizioso che saprà mettere l’Italia e l’Europa in grado di competere con Cina, Stati Uniti e Giappone: si tratta di un impegno straordinario della Commissione europea e dei 32 Stati partecipanti”, sottolinea David Vannozzi, direttore generale di Cineca.