Nell’Ottocento, grazie all’industrializzazione, molti paesi del mondo hanno conosciuto l’espansione del sistema economico e finanziario con l’uso sempre più forte delle banche. Tuttavia, questo fenomeno si diffonderà principalmente in Europa e in America e solo anni dopo in Asia. Quanto all’Africa, non riuscirà mai a integrarsi pienamente per molte ragioni storiche e culturali. Il sistema finanziario dei paesi africani, infatti, non è stato del tutto assimilato a quello presente nei paesi più sviluppati. Inoltre, mantiene una struttura molto diversa con l’uso di sistemi di finanziamenti particolari: le tontine.
Cosa sono le tontine?
Ancora chiamate “Cotisation”, le tontine sono senza dubbio le transazioni più comuni in Africa. Secondo la rivista “Jeune Afrique”, in un paese grande quanto il Camerun, il 60% della popolazione dichiara di aver già partecipato a una tontine. Al contrario, solo il 15% afferma di avere un conto in banca. Le tontine sono dei gruppi di individui che desiderano mettere in comune i propri risparmi. L’obiettivo è quello di risparmiare collettivamente una somma più o meno importante in modo da investire successivamente in un’attività o far fronte a eventuali problemi.
Il gruppo è generalmente composto da individui dello stesso villaggio o quartiere, divisi per sesso, fascia di età o anche livello sociale. I membri si conoscono bene e si fidano l’uno dell’altro. Se un membro del gruppo tradisce la fiducia degli altri, la cerchia di conoscenti lo escluderà, privandolo di qualsiasi legame sociale.
Come funzionano esattamente?
Il funzionamento delle tontine dipende dalle regole fissate in anticipo dai partecipanti. Ma come regola generale, inizialmente i membri del gruppo scelgono il lasso di tempo che gli conviene per incontrarsi e decidono l’importo del contributo. Questo può essere fatto tutti i giorni, ogni settimana o una volta al mese, per un importo ad esempio di 10, 20, 40€ .
Durante gli incontri ognuno porta la somma prestabilita (ad esempio 50€) e il denaro viene poi raccolto da tutti i componenti del gruppo (ad esempio 50 € * 30 persone). Il denaro raccolto si darà poi a uno dei partecipanti che avrà così una grossa somma che gli permetterà di fare un investimento destinato a migliorare il suo reddito: acquisto di beni da rivendere, acquisto di attrezzature per un artigiano, terreni da coltivare, ecc… L’ordine in cui i partecipanti ricevono il capitale si determina mediante estrazione a sorte e non appena una persona riceve il denaro, il suo nome viene ritirato fino a quando tutti i partecipanti non lo hanno ricevuto. Il meccanismo si ripete quindi ogni volta che il gruppo si riunisce.
Perché le tontine sono così comuni in Africa?
Innanzitutto, perché molte persone sono diffidenti nei confronti delle banche. Anzi, non si fidano della banca che, secondo loro, potrebbe decidere di scappare con i loro soldi. Molti lo chiamano anche “lo strumento del bianco” riferendosi al passato coloniale. Inoltre, molte persone lavorano in nero e quindi, in assenza di busta paga, le banche tradizionali rifiutano loro di aprire un conto per paura di coprire il riciclaggio di denaro.
Le tontine sono quindi una modalità di risparmio collettivo informale ampiamente utilizzata dalla maggior parte della popolazione africana. Hanno molti vantaggi e aiutano molte persone ad avviare attività redditizie. Tuttavia, comportano alcuni rischi come la possibilità per uno dei partecipanti di fuggire dopo aver ricevuto il denaro conferito dagli altri o anche l’impossibilità per le banche di seguire le transazioni finanziarie del Paese che possono quindi facilmente portare a un uso illecito di soldi.