Il pesce d’aprile è una tradizione seguita in vari paesi del mondo e consiste nel fare scherzi di diversa natura il 1º giorno del mese di aprile.
COME NASCE?
Le origini del pesce d’aprile non sono certe ed esistono diverse teorie.
Una delle ipotesi più accreditate narra che tutto iniziò in Europa intorno alla fine del 1500, cioè pochi anni dopo l’adozione del nuovo calendario gregoriano.
Prima dell’adozione, il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo ed il 1 aprile.
Perciò molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente e non abituati a questa modifica, continuando a festeggiare il capodanno tra fine di marzo e aprile, divennero il bersaglio di scherzi e burle.
Lo scopo principale quindi era quello di prendere in giro queste persone definite “sciocchi d’aprile”, provando ad attaccare dei pesci di carta sulla loro schiena o provando a consegnargli regali vuoti ed un biglietto con scritto “poisson d’avril”: pesce d’aprile, in francese.
LA SUA DIFFUSIONE
Nella Francia di Re Carlo IX e nella Germania degli Asburgo, la tradizione prende il via e si diffonde poi in Inghilterra e negli altri stati europei.
In Italia, la prima città ad accogliere questa giornata fu Genova, tra il 1860 e il 1880 ma essa si radicò prima tra i ceti medio-alti e poi anche tra il resto della popolazione.
PERCHÉ QUESTO NOME?
Cosa c’entrano i pesci? Semplicemente perchè essi abboccano facilmente all’amo, proprio come le vittime delle burle.
LA TRADIZIONE NEL MONDO
Ogni paese ha un suo modo di interpretare e denominare l’1 aprile:
In Francia, come in Italia, si usa l’espressione “pesce d’aprile”.
Nei paesi anglofoni, come Regno Unito e America, si chiama “april fool’s day” cioè “giorno dello sciocco d’aprile”.
In Germania, “Aprilscherz“ che equivale a “scherzo d’Aprile”.
In Portogallo, si festeggia la domenica ed il lunedì prima della Quaresima, gettando pacchi di farina sugli amici.
L’India, il 31 marzo ha una festa indù chiamata “Huli”, simile al pesce d’aprile durante la quale per tardizione ci si prende gioco dei propri conoscenti.
In Messico si chiama “El dia de los Innocentes”, ma si festeggia il 28 dicembre, in memoria della strage di innocenti compiuta da Erode. Si sdrammatizza su questa tragedia ed in quel giorno si usa convincere amici e parenti a prestare qualcosa che però non ternerà più al legittimo proprietario.