In ogni angolo del mondo che si rispetti, il Capodanno è il momento più eccitante e divertente per salutare l’anno ormai passato ed accogliere con gioia e speranza l’anno nuovo. Eppure, le tradizioni non tardano a morire: infatti se in Italia si è soliti mangiare le lenticchie con il cotechino come segno di buon auspicio, in Spagna regna la tradizione dei chicchi d’uva.
ORIGINI DELLA TRADIZIONE
Non è ancora chiara la derivazione di questa usanza spagnola: la prima versione risale al 1800 in cui la borghesia spagnola, ispirati dal modo francese di festeggiare il Capodanno, era solita sorseggiare un bicchiere di spumante con alcuni chicchi d’uva d’accompagnamento, ma con il passare del tempo divenne una tradizione che abbracciò anche la classe meno abbiente.
La seconda versione afferma che tale usanza risalga agli inizi del ‘900: ci fu una tale abbondanza di raccolta di uva che i contadini decisero di vendere l’eccesso proprio in occasione del Capodanno.
LA TRADIZIONE NEI GIORNI NOSTRI
La consumazione dei chicchi d’uva non manca mai nel rituale di ciascun spagnolo: consiste nel mangiare 12 chicchi d’uva, simbolo dei mesi dell’anno, per avere la possibilità di avere tanta fortuna nell’anno nuovo.
Ad ogni rintocco dell’orologio che segna i minuti che precedono alla Mezzanotte del 31 dicembre, è necessario che tutti i chicchi d’uva vengano mangiati: al suono della musica e contornati dagli affetti, il divertimento è assicurato!