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La statua a Margherita Hack: verso il gender quality

Pochi la conoscono in quanto non si sente parlare molto di lei soprattutto tra i giovani, ma è bene aggiungere questo nome alla nostra cultura personale: Margherita Hack conosciuta come “La signora delle stelle”. Vediamo chi è e perché dopo 8 anni dalla sua morte nel lontano giungo 2013 il suo nome è ritornato sotto i riflettori.

Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un contributo ingente alla classificazione di molte categorie di stelle. Poche settimane fa, il suo nome è ritornato sotto i riflettori in quanto è stato deciso di dedicarle una statua. Ma vediamo come nasce questa iniziativa. La sociologa Angelica Vasile Presidentessa della Commissione Politiche Sociali, Salute e Volontariato è stata colei a lasciare questa proposta. Alla domanda su come è nata questa idea essa afferma di aver condotto una analisi nel 2019 scoprendo che a Milano tutti i 121 monumenti pubblici sono dedicati a uomini e nemmeno uno ad una donna. Quindi capiamo che l’iniziativa nasce ed è qui che sta la sua importanza di rendere Margherita Hack la prima donna a ricevere una statua pubblica a Milano per ridurre divario tra uomo – donna. L’iniziativa sarà promossa dalla Fondazione Deloitte che ha lo scopo di valorizzare le donne nelle materie tecnico scientifiche. Molti sono gli artisti che sono stati chiamati in questa iniziativa che ha già preso via, la Casa degli Artisti ha selezionato una rosa di artiste italiane e internazionali per partecipare al concorso, infine il progetto migliore verrà giudicato da una giuria esperta in materia e infine la statua verrà donata al Comune di Milano con l’inaugurazione dell’opera nella primavera del 2022 anno di coincidenza con il centenario della nascita della Hack.

Come ha affermato il Presidente della Fondazione Deloitte “questa opera è l’auspicio che sia la prima di una lunga serie di opere destinate a colmare finalmente una lacuna nei confronti delle donne, poco o quasi mai rappresentate non, solo a Milano, ma anche in Italia così come in tutto il mondo.