Il 2023 marca il centenario dalla nascita di Italo Calvino, uno dei maggiori scrittori ed intellettuali dell’Italia del Novecento. A cento anni esatti, ripercorriamo insieme le tappe fondamentali della sua vita.
Dalla nascita al secondo dopoguerra
Protagonista indiscusso della cultura, letteratura e politica italiana Novecentesca, Italo Calvino nacque a Cuba nel 1923, da genitori italiani. All’età di soli due anni rientrò in Italia, a Sanremo. Circondato da una famiglia di scienziati, dopo il liceo si iscrisse alla facoltà di agraria, ma ben presto abbandonò gli studi per dedicarsi alla vita politica. Calvino si iscrisse al Partito comunista e si unì ai partigiani, durante la Seconda Guerra Mondiale. Terminato il conflitto, decise di riprendere e terminare gli studi, laureandosi in lettere, nel 1947 a Torino.
L’impegno con Einaudi
Nello stesso anno, Italo Calvino pubblicò il suo primo romanzo: “Il sentiero dei nidi di ragno“ (1947). Ambientata in Liguria, all’epoca della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza partigiana, quest’opera gli assicurò un impiego presso la casa editrice Einaudi. A seguire, pubblicò “Ultimo viene il corvo“ (1949), una raccolta di trenta racconti ambientati durante il conflitto mondiale. Infine, si orientò verso altri generi: la fiaba (“Fiabe italiane“), il romanzo di tradizione illuminista (“Il visconte di mezzanotte“, “Il barone rampante“), la critica sociale (“La nuvola di smog“), ed il racconto scientifico (“Le cosmicomiche“).
Calvino ha seguito molte delle principali tendenze letterarie del tempo, dal neorealismo al postmoderno, ma ne ha sempre tenuto una certa distanza, svolgendo un percorso di ricerca personale.
La vita a Parigi
Nel 1967, Calvino si trasferì a Parigi, dove ebbe modo di approfondire i suoi interessi nel campo della semiologia. Qui, entrò in contatto alcuni intellettuali, accomunati dall’idea che la letteratura dovesse fondarsi su vincoli matematici o giochi enigmistici. Nacque così il ciclo di romanzi strutturati secondo le regole dell’arte combinatoria. Questo ciclo comprendeva racconti come “Le città invisibili“, “Il castello dei destini incrociati“, “Se una notte d’inverno un viaggiatore“.
Gli ultimi anni
Rientrato in Italia nel 1980, Calvino si stabilì a Roma, dove continuò con la sua scrittura. Negli ultimi anni, egli si dedicò a raccogliere i propri interventi saggistici e concluse il suo ciclo di racconti scientifici con le “Cosmicomiche vecchie e nuove” (1984). Morì a Siena nel 1985, mentre preparava un ciclo di lezioni che avrebbe dovuto tenere presso l’Università di Harvard, negli Stati Uniti, e che furono pubblicate postume.