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INVENZIONE DELLA PORCELLANA E IL SUO UTILIZZO NELLA CULTURA CINESE

Le origini della porcellana vengono datate al VII secolo, in Cina, durante l’epoca della dinastia Tang. In realtà già durante la dinastia Han veniva prodotto un tipo di porcellana più duro e di colore grigiastro, definito poi ‘protoporcellana’. La prima produzione consisteva soprattutto in piccoli oggetti, per esempio dei vasetti monocolori, fu solamente durante la dinastia Song che iniziarono ad essere costruite le prime fabbriche reali per la produzione della porcellana, destinata, ovviamente, solo ai palazzi reali. Verso il 110 d.c la produzione della porcellana raggiunse anche altri paesi dell’Asia, come per esempio la Corea e il Giappone.

Porcellana dinastia Tang

È durante il 1300 che la porcellana diventa una vera e propria arte in Cina, dove spicca in modo particolare la città di Jingdezhen. Definita la ‘capitale della porcellana’, da questa città provengono tra le prime porcellane di colore bianco e blu, ciò divenne possibile grazie all’estrazione del cobalto dalla Persia. Le rappresentazioni sulle porcellane riguardavano principalmente dei motivi islamici, questo perché la maggior parte dei manufatti veniva esportata nel sud-ovest asiatico dai mercanti musulmani basati a Canton.

Porcellana di Jingdezhen

Il momento più alto e fecondo della produzione della porcellana cinese fu durante il cosiddetto periodo della ‘famiglia rosa’. sia dal punto di vista della padronanza tecnica che da quello decorativo. In questa particolare tipologia di porcellana è preponderante il colore rosa, ottenuto mediante uno smalto ricavato dal cloruro d’oro, reso opaco con l’aggiunta di ossido di stagno. Tipiche della «famiglia rosa» sono le decorazioni con  figure femminili raffigurate in momenti di vita quotidiana, con bambini o giovani servitori al cospetto, in cui la scena è solitamente racchiusa entro una cornice decorata con motivi floreali o losanghe, anche se è possibile trovare manufatti con decorazioni floreali e dettagli di bronzo. Gli oggetti prodotti durante il periodo della  “famiglia rosa” sono piuttosto vari  e comprendono servizi da tavola per uso domestico (come piatti, tazze, coppe, stoviglie) e vasi cinesi per le mensole dei camini, generalmente destinate alle casate regnanti europee, ma anche riservate alla corte imperiale di Pechino.

Porcellana “famiglia rosa”

Altro periodo importante fu quello della ‘famiglia verde’ durante il regno dell’imperatore Kangxi. Si trattava di oggetti concepiti ad assolvere varie funzioni, le cui forme presentano analogie con i vasi policromi bianchi e blu e con i modelli metallici della tradizione islamica e indiana: dalle tazze ai piatti, alle brocche, alle statuine con soggetti umani o zoomorfi.  era il marchio che veniva impresso sulla superficie dei manufatti a decretare la preziosità di questa tipologia di porcellane; le più rare erano quelle destinate alla collezione personale dell’imperatore, contrassegnate con la dicitura Kangxi yuzhi. le porcellane Kangxi yuzhi venivano realizzate per mano di artisti attivi nella Città Proibita di Pechino, che lavorano a diretto contatto con l’imperatore.

Porcellana “famiglia verde”

Sempre durante il regno di Kangxi ci fu il periodo della “famiglia nera”. Il colore nero di queste porcellane era probabilmente dato da uno smalto a base di piombo verde rame su un fondo di cobalto nero secco, donandogli un aspetto iridescente. Questo tipo di porcellana era divenuto molto popolare in occidente, ciò portò a un aumento spropositato dei prezzi e ad una conseguente contraffazione che determinò il declino la produzione di questo tipo di porcellana.

Porcellana “famiglia nera”

La porcellana cinese crebbe così tanto in popolarità che alcuni tipi di porcellane venivano prodotti esclusivamente per essere venduti in Europa, qui entra in gioco la compagnia delle Indie Orientali, che aveva il compito di trasportare queste ceramiche dalla Cina fino in Europa. Solitamente i pezzi più richiesti comprendevano  il vasellame, come per esempio gli oggetti da toletta come bacinelle del barbiere, brocche, sputacchiere, o ancora oggetti vari come candelieri o applique. Altra caratteristica importante era che le raffigurazioni sulle porcellane destinate al mercato europeo non avevano alcun tipo di significato a differnza di quelle prodotte per la Cina. Data la loro enorme popolarità successivamente si iniziò a produrre porcellana e altri tipi di ceramica anche in Europa, per esempio in Fancia, Italia, Gran Bretagna, Russia e Paesi Bassi.

Porcellana cinese d’importazione

Ma oggi come viene utilizzata la porcellana? Da anni l’artista cinese Ai Weiwei, conosciuto specialmente per le sue prese di posizione e per i suoi scontri con il governo cinese, utilizza la porcellana nelle sue opere. Ai Weiwei ha imparato a lavorare con la porcellana proprio nella città di Jingdezhen, la famosa “capitaledella porcellana”. Qui ha imparato le varie tecniche di lavorazione utilizzate nel passato e le ha trasferite nelle sue opere. Ai Weiwei usa la porcellana per un motivo ben preciso; infatti, questo materiale rimanda a un passato esotico e antico della Cina, permettendo agli spettatori occidentali di avvicinarsi e ammirare le opere, le quali però, di classico non hanno nulla se non la tecnica con le quali sono state realizzate; infatti i loro significati sono spesso di denuncia, o comunque cercano di far riflettere chi le sta guardando.

Opera in porcellana di Ai Weiwei

Quindi si può dire che la porcellana è da sempre stata una parte importante della storia della Cina e anche oggi continua ad esserlo, non solo tramite il ricordo delle opere antiche ma anche grazie all’arte moderna che rende omaggio ai grandi ceramisti del passato.