Il Festival della canzone italiana, più comunemente Festival di Sanremo o Sanremo, è un festival musicale che si svolge ogni anno in Italia, a Sanremo, sin dal 1951. Da allora vi hanno partecipato molti dei nomi più noti della musica italiana come concorrenti, ospiti o compositori.
Questo festival è considerato uno dei più importanti e longevi festival musicali al mondo. Rappresenta uno dei principali eventi mediatici italiani, con un riscontro anche all’estero, poiché viene trasmesso in diretta sia dalla televisione, in Eurovisione, sia dalla radio.
I brani in gara al festival vengono selezionati nei mesi immediatamente precedenti da una commissione ad hoc sulla base delle candidature pervenute. Questi brani vengono proposti da diversi interpreti e devono essere inediti, cioè mai eseguiti pubblicamente prima della competizione. Essi vengono votati da giurie scelte e/o mediante il voto popolare sotto forma di televoto premiando i tre brani più votati tra quelli in gara nella sezione principale e in quella degli artisti meno noti, generalmente detta Nuove proposte o Giovani.
Una piccola curiosità: Durante le edizioni della prima metà degli anni ottanta, gli artisti in gara si esibivano in playback ma fu solo dopo l’edizione del 1985, quando Claudio Baglioni fu invitato per ricevere il premio “canzone del secolo” e si esibì dal vivo in un assolo di pianoforte e voce, che tutti i cantanti iniziarono ad esibirsi dal vivo.
Ma perché nasce?
Il Festival di Sanremo nacque per incrementare il turismo nella “stagione morta” (intorno al mese di febbraio) nel comune ligure. Gli organizzatori iniziarono a spargere la voce tra le case discografiche e spingerle ad inviare i propri cantanti.
La prima edizione del Festival si svolse nel Casinò della città fino al 1977 quando, per via dei lavori di ristrutturazione del Casinò, si spostò il festival della canzone italiana al teatro Ariston.
Anni difficili: il declino negli anni ’70
Negli anni della contestazione giovanile, 1967-1970, i temi sociali e la contestazione iniziarono ad apparire sul palco del Casinò. Nel 1966, Adriano Celentano presenta Il ragazzo della via Gluck, subito eliminata dalla competizione. Nel 1967 avviene il suicidio del cantautore genovese Luigi Tenco che cantava ‘Ciao amore, ciao’ (sul disagio di un Paese che, nonostante il miracolo economico, aveva «ancora sacche paurose di povertà e di indigenza») e che fu eliminata dalla finale. La morte di Tenco, semplicemente accennata, «tacendo persino il nome della vittima», durante il festival da Mike Bongiorno, «concluse la fase aurea del racconto di Sanremo», dando inizio ad «un convulso lungo periodo dopo il quale l’Italia non fu più la stessa e, conseguentemente, neppure la rassegna canora».
La rinascita: anni ’80
La prima rinascita nel 1980 quando la presentazione di Claudio Cecchetto, Roberto Benigni e Olimpia Carlisi rappresentò la prima volta in cui il presentatore non svolgeva un ruolo di «mero officiante», ma di «protagonista del racconto». Inoltre con Pippo Baudo Sanremo riconquistò la credibilità perduta, portando «la cronaca e l’attualità sul palcoscenico dell’Ariston». Nonostante il rilancio, molti dei grandi nomi della scena musicale sorti lungo gli anni ‘70 mantennero una certa distanza dalla competizione, accettando invece di esibirsi come ospiti o (più raramente) di concorrere come autori
Il Festival di Sanremo oggi
A partire dall’edizione 2011, il Festival di Sanremo torna a essere il meccanismo riconosciuto anche all’estero per la presentazione e il lancio degli artisti italiani più bravi.
Nel 2021, in piena pandemia Covid, per la prima volta il Festival vede trionfare un gruppo rock, i Måneskin, che con il brano hard rock ‘Zitti e buoni’ arrivando a vincere anche l’Eurovision Song Contest 2021 e a raggiungere un successo planetario.