Il titolo dello sviluppatore immobiliare cinese, China Evergrande, ha subito un crollo di quasi l’11% alla borsa di Hong Kong, in seguito al fallimento della trattativa con Hopson Development, una delle cinque società private immobiliari, nella provincia del Guangdong.
Per chi non ne fosse a conoscenza, Evergrande è la seconda azienda di sviluppo immobiliare in Cina. Si occupa, in particolare, della vendita di appartamenti principalmente a individui appartenenti al ceto medio – alto.
Venerdì 15 ottobre, la Banca Centrale Cinese ha annunciato che la situazione di Evergrande è molto delicata e decisamente critica però ha precisato che i rischi di contagio al sistema finanziario sono gestibili.
La società immobiliare cinese presenta ingenti debiti, circa 300 miliardi di dollari. Al momento, il Governo cinese non ha espresso la sua intenzione di intervenire o meno per il salvataggio di Evergrande, il cui fallimento potrebbe rivelarsi tragico poiché rischierebbe di causare un pericoloso effetto domino per tutta la società.
“Non vi è alcuna garanzia che il gruppo sarà in grado di far fronte ai propri obblighi finanziari”. E’ quanto annunciato dallo sviluppatore immobiliare in una comunicazione ufficiale. Nel momento in cui gli sforzi non andassero in porto, ci sarebbe un effetto negativo su attività, prospettive, condizioni finanziarie e risultati delle operazioni. E’ bene ricordare, inoltre, che il 23 settembre la società cinese non ha rimborsato una cedola da 83.5 milioni di dollari. Il termine su questo debito scatterà alla fine del periodo di grazia dei 30 giorni, il prossimo weekend, weekend che quindi si rivelerà decisivo e significativo per determinare le sorti del colosso cinese.