In un periodo in cui anche per l’Italia si scorge finalmente una luce in fondo al tunnel grazie ad un’impennata nella somministrazione dei vaccini, seguita dalle graduali riaperture dei servizi e delle regioni che sembrano dare un sospiro di sollievo ai commercianti e agli operatori del turismo, il rapporto di Confcommercio sui consumi 2019-2021 ci mostra analiticamente come l’economia dell’Italia abbia conosciuto il periodo più nero della storia dal secondo dopoguerra: è il 2020 l’anno in cui si è registrato il peggior dato relativo alle spese degli italiani, con un calo complessivo dell’11,7% pari a 126 miliari di euro. Il peso maggiore che influenza tale perdita viene da una riduzione pari al 60,4% della spesa dei turisti stranieri, pari ad una perdita di circa 27 miliardi. Da un’analisi più approfondita dei dati emerge che il vertiginoso crollo della domanda corrisponde mediamente ad una perdita di 2000 euro a testa rispetto al 2019.
Previsioni future secondo Confcommercio
Nel 2021 Confcommercio prevede una crescita dei consumi interni pari al 3,8% ma le previsioni rimangono molto caute poiché resta l’incertezza del turismo internazionale. La spesa pro capite per giunta, non raggiungerà nemmeno un terzo di quanto perso durante la pandemia.