Nei prossimi decenni la computazione quantistica entrerà sempre più a far parte della nostra quotidianità. Ecco cosa dobbiamo aspettarci!
Di cosa si tratta?
Il computer quantistico è un innovativo dispositivo che utilizza i fenomeni tipici della meccanica quantistica nel trattamento e nell’elaborazione delle informazioni e dei dati.
Questa nuova tecnologia presenta una potenza di calcolo enormemente superiore a quella dei tradizionali computer.
Al posto dei convenzionali bit, nel computer quantistico si usano i qubit (quantum bit), in grado processare calcoli infinitamente complessi, a una velocità che attualmente risulta inimmaginabile
Oggi questa incredibile tecnologia è stata messa a disposizione di tutti grazie ad IBM.
Storia
Il primo a pensare ad un computer basato sull’uso delle particelle elementari fu Murray Gell-Mann (cui fu assegnato il premio Nobel per la fisica nel 1969). Il fisico statunitense, nel 1982, aveva già intravisto la possibilità di sfruttare talune proprietà degli atomi per dar vita a una tipologia innovativa di scienza informatica.
Nel maggio 2011 la società canadese di calcolo quantistico D-Wave Systems ha annunciato l’uscita del D-Wave One (dotato di un processore da 128 qubit), primo computer quantistico ad essere commercializzato e proposto all’esorbitante prezzo di 10 milioni di dollari.
Oggi
Attualmente solo aziende del calibro di IBM, Google e NASA ne possiedono uno.
Tutte le principali superpotenze mondiali sono attive nella ricerca della computazione quantica, in particolare Stati Uniti, Europa e Cina. Oggi i principali attori privati di questa corsa allo sfruttamento dei quanti sono Google e IBM.
I 17 paesi partecipanti all’iniziativa quantistica EuroHPC sono: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Finlandia, Svezia e Norvegia.
Futuro
L’Unione Europea ha inserito lo sviluppo delle tecnologie di quantum computing tra gli obiettivi strategici del Decennio Digitale Europeo. La bozza di strategia fissa un obiettivo di 10 milioni di utenti di tecnologia quantistica entro l’anno 2030.