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Blue Jeans: l’affascinante storia dell’indumento più desiderato.

Blue Jeans, una storia senza età, dal 1873 ad oggi.

Il jeans non è stato inventato in America, come comunemente si crede, ma in Italia

È probabile che il termine blue jeans derivi dalla locuzione “Blue de Gênes“, ovvero “blu di Genova“, che si riferiva a una tela di colore blu che si trovava nel porto antico. Veniva prodotta e utilizzata per le vele delle navi e per i teloni di copertura, grazie alla sua resistenza, durata e facilità di lavaggio.

Nel XIX secolo, con le grandi ondate di emigrazione, la tela blu di Genova giunse in America, dove fu utilizzata per creare abiti da lavoro per i minatori.

In America, il nome originario del tessuto cambiò in blue jeans, e il termine jeans fu poi usato per riferirsi a un particolare modello di pantaloni, piuttosto che al tessuto stesso.

Il primo jeans in denim fu creato da Levi Strauss nel 1873 grazie alla collaborazione di un sarto che lo aiutò con il progetto, creatore del noto marchio Levi’s.

Successivamente, i cowboys del Far West iniziarono a utilizzare il tessuto per creare pantaloni robusti e giacche, diffondendo l’uso del jeans fino ad arrivare ai militari, attori del cinema e universitari.

Con il passare del tempo, nuovi modelli di jeans vennero creati, per esempio: a campana, a sigaretta, a vita alta o bassa, con cerniera e bottoni, così come i colori sono cambiati sfruttando molte tonalità diverse.

Nel novembre 2004 è stato realizzato un pantalone “blu di Genova” da Guinness dei primati: alto 18 metri, confezionato con seicento paia di vecchi jeans e alzato su una gru del porto antico di Genova.

E’ stato il lavoro di tutto un anno scolastico di due classi, ci hanno lavorato una trentina di ragazze di quarta con gli insegnanti. Avevano raccolto più di mille paia, ma ne hanno utilizzati solo 600, per questo motivo i rimanenti li hanno dati in beneficenza.