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Il Palazzo Imperiale di Pechino

Nel centro della capitale cinese, Pechino, si trova il Palazzo Imperiale, che oggi giorno viene comunemente chiamato Città Proibita. Per ben 500 anni, questa reggia è stata utilizzata come abitazione per numerosi imperatori e le loro famiglie, diventando il centro economico, politico e culturale di tutto l’Impero cinese.

Questa reggia fu costruita tra il 1406 e il 1420 e nel suo insieme si compone di 980 edifici differenti e di ben 8707 camere. Il “solo” edificio copre un’area di 150.000 m², ma se si considera l’intera superficie di tutto il complesso è di ben 720.000 m², che ne fanno il più grande palazzo del mondo! 

Panoramica del Palazzo con i suoi giardini

La sede dell’Imperatore venne chiamata “Città Proibita”, perché a parte tutti i membri della famiglia imperiale o le persone che vi lavoravano all’interno, nessun’altro poteva entrare se non con un permesso esplicito che arrivava direttamente dall’Imperatore. Si faceva ciò per evitare intrusioni o possibili attacchi dei nemici, oltre a mantenere una certa riservatezza per la famiglia.

Il palazzo è un vero e proprio esempio della splendida e sfarzosa architettura cinese, tant’è che il palazzo ha influenzato diversi edifici culturali ed architettonici di tutta l’Asia orientale.

LA STORIA.

Il Palazzo Imperiale di Pechino fu edificato per il volere della dinastia Ming ed è collocato in punto strategico della città: in origine essa venne ubicata al centro di quella che fu la Città Imperiale, ovvero il distretto regale che ospitava tutto il potere durante il periodo degli Yuan nel XIV secolo.

Il palazzo continuò ad essere il punto fondamentale dell’Impero fino al 1912, quando anche l’ultimo Imperatore, cioè Pu Yi, fu deposto in favore della nascita della Repubblica della Cina.

Durante la longeva vita della reggia (492 anni) come sede della famiglia imperiale, essa vide ben 24 differenti sovrani – 14 furono della dinastia Ming e 10 della dinastia Qing. La dinastia Ming assunse il controllo della Cina dal 1368 al 1644, diventando la dinastia più longeva in Cina, e posizionandosi anche nella Top Ten a livello mondiale.

Dinastia Ming

Dopo diversi anni di tumulti legati alla nascita della Repubblica cinese, il complesso imperiale fu sottoposto a molteplici danneggiamenti.  Nonostante ciò, nel 1987 il Palazzo Imperiale di Pechino fu proclamato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

I PALAZZI.

Il complesso della Città Proibita occupa 72 ettari ed è circondato da una cinta muraria alta circa 10 metri. Queste mura servivano per difendersi da attacchi nemici e in ognuno dei quattro angoli si trovano delle torri, le quali sono la parte più visibile per i sudditi che stanno fuori le mura.

Secondo la tradizione, la Città Proibita è divisa in due parti: la Corte Esterna e la Corte Interna. La prima è la zona a sud e veniva usata soprattutto per scopi religiosi; la seconda, invece, è la zona a nord ed era la residenza della famiglia imperiale, oltre ad essere la sezione in cui si svolgevano gli affari di Stato.

All’interno del complesso vi si poteva accedere attraverso quattro diverse porte principali, le quali poi conducevano alle sezioni più interne della corte. Nell’insieme ci sono numerosi palazzi differenti, come ad esempio il Palazzo della Purezza Celeste, il Palazzo dell’Unione, il Palazzo della Preservazione dell’Armonia o il Palazzo della Suprema Armonia, il quale è la più grande e importante struttura della Città Proibita; ce ne sono ovviamente altri ancora.

Entrata del Palazzo

IL SIMBOLISMO.

La Città Proibita è stata pianificata con estrema precisione, in modo da poter rispecchiare i principi filosofici, religiosi. Essa è stata contemplata per rappresentare la grandezza dell’Imperatore. Certi  esempi della sua simbologia sono :

  • L’uso del colore giallo e del colore rosso. Il primo è il colore che rappresenta tradizionalmente l’Imperatore, mentre il secondo rimanda ai buoni auspici.
  • L’uso di statue di draghi, fenici e leoni. Il numero di queste statuette rappresenta lo stato della costruzione
  • La disposizione tripartita. Questa disposizione delle corti esterne e interne tutte disposte a tre, rappresenta il diagramma Quiang che ricorda il Cielo. invece le residenze della corte interne disposte a sei rappresentano il trigramma Kun, ovvero la Terra.
Simbolo del leone e del colore giallo – rosso

LA CITTA’ PROIBITA AI GIORNI NOSTRI.

Oggigiorno non è più la sede di nessun uomo di potere, ma dal 1925 fu istituito il Museo del Palazzo di Pechino, il quale ospita circa 2 milioni di opere d’arte, ma anche libri, orologi, documenti storici e molto altro. Inoltre, il Museo è sede di numerose mostre celebrative.

La Città Proibita non ha mai perso il suo fascino e continua ad essere una delle mete più visitate di tutta la Cina, infatti, proprio a causa del traffico turistico che la invade, vi è la necessità di prenotare sempre con largo anticipo la propria visita al museo, tramite agenzie o tramite il sito ufficiale.