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1° Maggio: la Festa dei lavoratori

New York, 1932

La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti paesi del mondo per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa.

Le prime origini nell’Illinois

La festa dei lavoratori affonda le sue radici in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione Industriale negli Stati Uniti d’America. Queste proteste erano guidate dall’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Labor.

Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere. Questa legge, però, entrò in vigore soltanto l’anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un’importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti.

La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni del settembre 1864 era nata a Londra la “Prima Internazionale”, ovvero l’Associazione internazionale dei lavoratori.

Le otto ore lavorative

La conquista delle otto ore lavorative ebbe una successiva espansione lenta e graduale in tutto il territorio statunitense. Nel 1882, a New York fu organizzata una importante protesta il 5 settembre; due anni dopo, nel 1884, in un’analoga manifestazione americana, gli stessi Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l’evento di protesta avesse una ricorrenza annuale, senza però proporre ancora una data ufficiale nell’Illinois.

La rivolta di Chicago e il 1º maggio

In occasione del 19º anniversario dell’entrata in vigore della legge dell’Illinois sulle otto ore lavorative, la Federation of Organized Trades and Labour Unions stabilì il 1º maggio 1886 come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano con uno sciopero generale a oltranza, pena l’astensione dal lavoro.

In quel giorno, anche Chicago partecipò allo sciopero generale. La polizia, chiamata a reprimere l’assembramento, sparò sui manifestanti uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine, gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell’Haymarket Square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio, quando da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e altri cinquanta feriti. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Fu il primo attentato alla dinamite nella storia degli Stati Uniti.

Il 20 agosto 1887 fu emessa la sentenza del tribunale: sette uomini furono condannati a morte e uno a reclusione per 15 anni.

La data del 1º maggio si diffonde nel mondo

Le notizie degli eventi tragici di Chicago si estesero anche in altri stati di tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa.

Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il giorno 1º maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori e fu adottata da molti paesi nel mondo.

La commemorazione fu poi ripresa anche dal mondo cattolico: il 1º maggio 1955, papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa Cattolica la Festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici.

La Festa dei lavoratori in Italia

In Italia, appena si diffuse la notizia dell’assassinio degli esponenti anarchici di Chicago nel 1888, i cittadini livornesi si rivoltarono contro le navi statunitensi ancorate nel porto; successivamente si rivoltarono anche contro la Questura, dove si diceva che si fosse rifugiato il console degli Stati Uniti.

Nel 1919, la Fiom riesce a firmare con la Confederazione degli industriali un accordo per la riduzione d’orario a otto ore giornaliere e 48 settimanali.

La decisione di riconoscere la festività del 1º maggio fu raggiunta in Italia soltanto nel 1991. La rivista La Rivendicazione, pubblicata a Forlì, cominciava così l’articolo del 26 aprile 1890 Per primo maggio: «Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento».
Tra le prime documentazioni filmate della festa in Italia, il produttore cinematografico Cataldo Balducci presenta il documentario Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria (indetta dalle classi operaie) in cui si può vedere il corteo che percorre le strade affollate della città.