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Il Museo d’arte orientale di Torino: un viaggio tra cultura e storia

L’arte orientale ha sempre affascinato l’italia, fin dall’Ottocento, durante il periodo delle grandi esplorazioni e viaggi in asia. Il fascino per le culture lontane spinse molti viaggiatori italiani a raccogliere oggetti d’arte e manufatti orientali, che spesso diventavano parte delle collezioni d’arte private delle famiglie aristocratiche. 

Da allora, numerosi collezionisti, studiosi e istituzioni hanno contribuito alla conoscenza e alla diffusione di questa arte, creando un patrimonio di studi, collezioni e mostre in continua crescita ed evoluzione. Grazie al loro lavoro oggi gli italiani hanno la possibilità di rimanere meravigliati e di appassionarsi a queste stupende e incredibili arti. 

Le esposizioni universali e le prime mostre internazionali contribuirono ulteriormente alla diffusione della conoscenza dell’arte orientale. L’Esposizione Universale di Torino del 1911, ad esempio, presentò un’intera sezione dedicata interamente all’arte giapponese, suscitando grande interesse tra il pubblico e gli studiosi.

Negli anni successivi, iniziarono a nascere i primi corsi universitari dedicati allo studio dell’arte orientale.
Tra i pionieri di questo campo si annovera Giuseppe Tucci, uno dei più grandi orientalisti italiani del XX secolo, che grazie ai suoi viaggi in Tibet, Nepal, India e Iran, raccolse una quantità considerevole di materiali e informazioni, gettando le basi per la moderna orientalistica italiana. Nel secondo dopoguerra, le università italiane iniziarono a istituire corsi e cattedre dedicate allo studio delle lingue, delle culture e delle arti orientali. L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, fondata nel 1732, è uno dei principali centri accademici italiani per gli studi orientali, con un’ampia offerta formativa che include anche corsi di laurea e di dottorato.

L’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO), attivo fino al 2011, è stato un importante punto di riferimento per gli studi orientali, pubblicando riviste specializzate e organizzando missioni archeologiche e ricerche sul campo. Anche se l’IsIAO non è più operativo, il suo lavoro ha lasciato un’eredità duratura che continua ad influenzare gli studi orientali in Italia.

Il patrimonio italiano di arte orientale è custodito in numerosi musei e istituzioni. Il più importante è sicuramente il Museo d’Arte Orientale di Torino, ma oltre a questo, altre importanti collezioni si possono trovare presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma, il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma e il Museo delle Civiltà di Roma, che ospita la collezione dell’ex Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.
Questi musei svolgono un ruolo cruciale non solo per la conservazione e l’esposizione delle opere, ma anche nella promozione degli studi e della ricerca. Attraverso mostre temporanee, conferenze e pubblicazioni, contribuiscono a diffondere la conoscenza dell’arte orientale e a stimolare l’interesse del pubblico.

Negli ultimi decenni, l’interesse per l’arte orientale in Italia ha trovato nuovi canali di espressione, soprattutto mostre d’arte contemporanea, festival culturali e iniziative di scambio interculturale, che sono riusciti ad avvicinare sempre di più la cultura italiana e orientale.

Per quanto riguarda il Museo d’arte Orientale di Torino, si potrebbe dire che sia uno dei più importanti musei italiani dedicati alle arti e alla cultura orientale.

Inaugurato nel 2008, negli anni ha guadagnato un posto di rilievo nel panorama culturale italiano, grazie alla sua vasta e variegata offerta di opere che spazia dall’arte islamica, all’estremo oriente, includendo anche opere provenienti da da India, Cina, Giappone e Sud-est asiatico.

La fondazione

Il progetto di creare un museo d’arte orientale nasce negli anni ‘90, prima di allora le collezioni orientali presenti in città erano sparse tra diversi istituti, tra cui il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama e il Museo Regionale di Scienze Naturali, si decise quindi di raccogliere tutte queste opere e collezioni in un unico museo interamente dedicato.

Il palazzo scelto per ospitare il MAO è il seicentesco Palazzo Mazzonis, situato nel cuore del centro storico di Torino. Il palazzo, già sede di una prestigiosa famiglia torinese, è stato oggetto di un importante restauro per adattarlo alle esigenze museali moderne. Il restauro ha preservato l’integrità storica dell’edificio, integrando al contempo spazi espositivi all’avanguardia.

Le Collezioni

Il MAO si distingue per la sua ampia e variegata collezione, suddivisa in cinque principali sezioni:

  1. Arte dell’Asia Meridionale: Include opere provenienti dall’India, dal Pakistan e dal sud-est asiatico. Tra i pezzi più rilevanti vi sono statue di divinità hindu e buddhiste, oltre a preziosi manufatti in bronzo e pietra.
  2. Arte dell’Asia Orientale: Questa sezione raccoglie opere dalla Cina, dal Giappone e dalla Corea. Spiccano le ceramiche, le porcellane, le sculture in legno e le stampe ukiyo-e giapponesi.
  3. Arte dell’Asia Centrale: Comprende reperti provenienti dalle antiche civiltà che si trovavano lungo la Via della Seta. Qui si possono ammirare tessuti, monete, sculture e altri manufatti che testimoniano gli intensi scambi culturali e commerciali tra l’Occidente e l’Oriente.
  4. Arte del Vicino Oriente: In questa sezione sono esposte opere provenienti dall’Iran, dalla Mesopotamia e dall’area siro-palestinese. Tra i tesori esposti vi sono ceramiche, oggetti in metallo e straordinarie miniature persiane.
  5. Arte islamica: Include una vasta gamma di oggetti che rappresentano la ricchezza e la diversità delle culture islamiche, dalle piastrelle decorate ai tappeti, dai manoscritti miniati agli oggetti in metallo finemente lavorati.

Attività e Iniziative

Oltre alle esposizioni permanenti, il MAO ospita regolarmente mostre temporanee, conferenze, laboratori didattici e attività culturali che mirano a promuovere la conoscenza e la curiosità nei suoi clienti.

Il MAO si distingue per la sua ampia e variegata collezione, suddivisa in cinque principali sezioni:

  1. Arte dell’Asia Meridionale: Include opere provenienti dall’India, dal Pakistan e dal sud-est asiatico. Tra i pezzi più rilevanti vi sono statue di divinità hindu e buddhiste, oltre a preziosi manufatti in bronzo e pietra.
  2. Arte dell’Asia Orientale: Questa sezione raccoglie opere dalla Cina, dal Giappone e dalla Corea. Spiccano le ceramiche, le porcellane, le sculture in legno e le stampe ukiyo-e giapponesi.
  3. Arte dell’Asia Centrale: Comprende reperti provenienti dalle antiche civiltà che si trovavano lungo la Via della Seta. Qui si possono ammirare tessuti, monete, sculture e altri manufatti che testimoniano gli intensi scambi culturali e commerciali tra l’Occidente e l’Oriente.
  4. Arte del Vicino Oriente: In questa sezione sono esposte opere provenienti dall’Iran, dalla Mesopotamia e dall’area siro-palestinese. Tra i tesori esposti vi sono ceramiche, oggetti in metallo e straordinarie miniature persiane.

Arte islamica: Include una vasta gamma di oggetti che rappresentano la ricchezza e la diversità delle culture islamiche, dalle piastrelle decorate ai tappeti, dai manoscritti miniati agli oggetti in metallo finemente lavorati.rezzamento delle arti orientali. Il museo collabora inoltre con istituzioni culturali e accademiche a livello internazionale, favorendo scambi culturali e progetti di ricerca.

Ultimi Eventi ed Esposizioni

Il MAO non è solo un luogo dove ammirare collezioni permanenti, ma anche un centro vivace per eventi culturali e mostre temporanee. Negli ultimi mesi, il museo ha ospitato una serie di esposizioni che hanno attirato l’attenzione di appassionati e studiosi.

  • “Il Giappone di Hokusai e Hiroshige”

Periodo di esposizione: Ottobre 2023 – Gennaio 2024

Questa mostra offre una panoramica straordinaria sul mondo dell’ukiyo-e, le stampe giapponesi che hanno conquistato l’Occidente con la loro bellezza e delicatezza. Al centro dell’esposizione vi erano le opere di due dei più grandi maestri del genere, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige. Tra i pezzi esposti, spiccavano alcune delle opere più celebri di Hokusai, come le illustrazioni della serie “Trentasei vedute del Monte Fuji”, e di Hiroshige, con le sue “Cento vedute di Edo”.

La mostra ha incluso non solo le stampe ma anche dipinti, libri illustrati e oggetti d’arte che illustrano la vita quotidiana e la natura giapponese, permettendo ai visitatori di immergersi nella cultura del Giappone del periodo Edo.

  • “Le Vie della Seta”

Periodo di esposizione: Febbraio 2024 – Aprile 2024

“Le Vie della Seta” ha esplorato le antiche rotte commerciali che collegavano l’Asia con l’Europa, attraverso una serie di reperti che testimoniano l’intenso scambio culturale e commerciale che avveniva lungo questi percorsi. La mostra ha presentato una vasta gamma di oggetti, tra cui tessuti preziosi, ceramiche, gioielli, e strumenti musicali provenienti da vari paesi situati lungo le Vie della Seta.

Uno degli aspetti più affascinanti della mostra era la sezione dedicata agli incontri tra diverse culture, evidenziando come le tecniche artistiche e i motivi decorativi si siano influenzati reciprocamente nel corso dei secoli. La mostra ha anche utilizzato tecnologie interattive, come mappe digitali e ricostruzioni 3D, per permettere ai visitatori di esplorare virtualmente i percorsi e le città chiave di queste rotte storiche.

  • “Mediterraneo e Oriente: Dialoghi tra le culture”

Questa esposizione ha messo in luce i profondi legami culturali e artistici tra le civiltà del Mediterraneo e quelle orientali. Attraverso una collezione di oggetti d’arte, ceramiche, manoscritti e tessuti, la mostra ha illustrato come le influenze reciproche abbiano arricchito entrambe le regioni. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle connessioni tra l’arte islamica e quella mediterranea, mostrando esempi di calligrafia, architettura e design tessile che rivelano un dialogo artistico continuo e fecondo.

Periodo di esposizione: Maggio 2024 – Luglio 2024

La mostra ha incluso anche una serie di conferenze e workshop, tra cui seminari sulla storia dell’arte islamica, proiezioni di film documentari sulle rotte commerciali storiche e laboratori pratici di arte e artigianato ispirati alle tecniche tradizionali del Mediterraneo e dell’Oriente.

Prossime Esposizioni

Il MAO ha già annunciato alcune delle future esposizioni che promettono di essere altrettanto affascinanti:

  • “Oro e Pietre Preziose dell’Asia”: Un’esplorazione dei gioielli e delle arti decorative asiatiche, prevista per l’autunno 2024.
  • “Antichi Guerrieri dell’Oriente”: Una mostra dedicata alle armi e alle armature dell’Asia, che includerà pezzi provenienti da Cina, Giappone, India e altre regioni, in programma per l’inizio del 2025.

Conclusione

Le ultime esposizioni del MAO di Torino hanno offerto ai visitatori l’opportunità di esplorare la ricchezza e la diversità delle culture orientali attraverso mostre ben curate e arricchite da attività didattiche e interattive. Con un calendario di eventi sempre aggiornato, il museo continua a essere un punto di riferimento per la scoperta e la comprensione dell’arte e della storia dell’Oriente.